Spazi in Azerbaigian

All incrocio tra est e ovest, l Azerbaigian era un passaggio obbligato per la maggior parte delle carovane sulla Via della seta. E il Paese conserva ancora le tracce di questo prestigioso passato. Gli amanti della storia, che sono anche bravi camminatori, potranno così farsi carico delle vestigia di quest epoca: la città vecchia di Baku e Shaki, naturalmente, ma anche le numerose fortezze arroccate sulle montagne (Chirag, lungo la costa settentrionale, ma soprattutto i dintorni di Gakh e Ilisu nella parte centro-settentrionale del paese, oltre ai dintorni di Shaki). Un modo divertente e culturale per scoprire le belle montagne del Caucaso, pur avendo obiettivi escursionistici ben definiti. Per la maggior parte di queste escursioni è altamente raccomandata la presenza di una guida locale.

Sebbene l Azerbaigian sia principalmente una terra di Islam, è comunque la patria di molte religioni, alcune delle quali sono scomparse e altre sono ancora molto vive.

Un soggiorno incentrato sulla scoperta di questo patrimonio religioso passerà quindi attraverso Baku e le sue antiche moschee, la penisola di Absheron e il suo Tempio del Fuoco, Shamakhi e la sua moschea dall architettura ibrida, tra Oriente e Occidente, Shaki e i suoi templi pagani convertiti in chiese cattoliche e poi in musei, Kish e la sua chiesa albanese, una delle più antiche del Paese.

Senza dimenticare le poche chiese russe o armeno ortodosse sparse a Baku e in alcune delle principali città del Paese. Oltre ai numerosi mausolei musulmani e ai luoghi di culto intorno a Baku, siti che a volte si tingono di paganesimo come a Besh Barmaq. Un vero concentrato di storia delle religioni.

Molti turisti combinano una visita in Azerbaigian con una visita in Georgia e/o in Iran. La strada principale tra Tbilisi e Baku permette di scoprire la maggior parte dei siti storici più importanti del paese (Sheki, Shamakhi e Baku). Da Baku al confine iraniano di Astara, il percorso porta il viaggiatore lungo il Mar Caspio, incontrando i pescatori locali, ma anche la gente di montagna del sud, intorno a Istisu.