Un circuito che non vi darà necessariamente il tempo di allontanarvi dai grandi classici ma vi permetterà di non perdere nulla di essenziale di questo paese, tra villaggi, campeggi, riserve naturali e, naturalmente, lo splendido deserto del Gobi! Nel cuore della steppa, incontrerete gli allevatori e potrete, per qualche giorno, assaporare lo stile di vita nomade
Giorno 1: Arrivo a Ulaanbaatar
Giorno 2: A contatto con i cavalli di Przewalski
Giorno 3: La capitale di Gengis Khan
Giorno 4: Nella steppa mongola
Giorno 5: Nella steppa mongola (segue)
Giorno 6: Lago Ogii Nuur
Giorno 7: Ultimi istanti a Ulaanbaatar
La giornata può essere trascorsa visitando il Monastero di Gandan e uno o due musei della capitale (il Museo di Storia o il Museo delle Belle Arti, per esempio).
Partenza per il Parco Nazionale Hustai, dove vivono i cavalli takhi (chiamati anche cavalli di Przewalski), recentemente tornati allo stato brado. Due campi di ger offrono la possibilità di pernottamento vicino al parco, e all interno dell area protetta sono state costruite anche delle capanne di legno.
La strada per Kharkhorin passa attraverso le dune di sabbia di Elsen Tasarkhai, che darà un assaggio del deserto del Gobi a chi non ha il tempo di spingersi più a sud. Kharkhorin, l ex capitale del Chinggis Khaan, monastère d Erdene Zuuè l edificio culturale imperdibile del Paese e sarà oggetto di una visita di mezza giornata.
Partenza in direzione delle cascate di Orkhon. Il percorso permette di scoprire vaste steppe che ospitano molti nomadi e le loro mandrie. Dividere il viaggio in due giorni permette di scoprire la vita nomade ed eventualmente di fare delle soste a cavallo nel cuore della steppa, tra i nomadi
Questa seconda giornata sarà interamente dedicata alla valle dell Orkhon e alle cascate dell Orkhon, da scoprire durante una bella passeggiata a cavallo.
Torniamo a Ulaanbaatar, dopo una settimana sui cappelli delle ruote e la voglia di rimanere più a lungo!
Ogni idea di soggiorno è personalizzabile secondo i vostri desideri.