Un paese preservato, lontano dal turismo di massa
Verso i confini congolese e camerunese, solo la foresta di Ngotto e la riserva di Dzanga-Sangha dispongono di lodge e guide formate, senza contare i lussuosi campi di caccia della regione settentrionale. L'isolamento del paese, che ha permesso di preservare le sue incredibili ricchezze naturali, contribuisce anche a limitare il numero di turisti. Solo poche centinaia si avventurano ogni anno alla scoperta dei gorilla e delle molteplici cascate. Di conseguenza, le infrastrutture turistiche, in particolare gli hotel, sono quasi inesistenti al di fuori di Bangui.
Non esiste davvero un itinerario predeterminato o segnalato, raccogliere alcune informazioni è una sfida, nessun sito turistico è mantenuto in modo duraturo e le truffe sono numerose. Ma gli avventurieri, dotati di un buon senso dell'adattamento e di una pazienza a prova di tutto, saranno pienamente soddisfatti.