Una Storia Ricca e Turbolenta
Con 26 cantoni, quattro lingue nazionali e numerosi dialetti, la Confederazione svizzera possiede una storia ricca e spesso turbolenta, divisa tra i suoi potenti vicini e aspirazioni contraddittorie. Evocando Ginevra, capitale della Riforma e sede di numerose organizzazioni internazionali, riemerge un grande passato. Tuttavia, questo patrimonio passa attraverso i conflitti talvolta violenti dell'epoca della Riforma che hanno portato a una paralisi politica durata tre secoli, spiegando la neutralità consacrata nel 1647 dal Defensionale di Wil.
Dopo essere diventata "Repubblica elvetica una e indivisibile", concepita su ordine della Francia rivoluzionaria, e aver servito da campo di battaglia tra gli eserciti francesi e la coalizione austro-russa, la Svizzera fa riconoscere la sua indipendenza, la sua neutralità e l'inviolabilità del suo territorio nel 1815 con il trattato di Vienna. Ma condurre una politica interna si rivela nuovamente impossibile e dopo una breve guerra civile, i cantoni adottano, il 12 settembre 1848, la Legge fondamentale della Confederazione svizzera. Questo li impegna sulla strada di un vero federalismo, dando vita alla struttura politica attuale. Alla creazione del Comitato internazionale della Croce Rossa nel 1863 e alla firma della Convenzione di Ginevra nel 1864 si aggiunge un formidabile sviluppo economico. La costruzione di una rete ferroviaria particolarmente densa e la valorizzazione del potenziale idroelettrico permettono lo sviluppo dell'industria e degli scambi commerciali, attorno a poli come l'orologeria, le macchine utensili e la chimica. Storie della diplomazia, delle tecniche o anche delle religioni, tutte si ritrovano in questo crocevia dell'Europa.